Alessio Schiavon. 7E8-798=50
Curator: Roberto Capitanio
Roberto Capitanio Software Engineer
La mostra “Succisa Virescit” si colloca nell’ambito del progetto espositivo accolto dal Comune di Cassino e dall’Abate di Montecassino dom Luca Fallica per commemorare l’80° anniversario della distruzione del millenario monastero avvenuto nel 1944 da parte delle forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale. In questa occasione sarà Alessio Schiavon, attraverso i suoi dipinti, a rappresentare il dolore e la rinascita dell’Abbazia e soprattutto a far riflettere i visitatori sulle conseguenze della guerra.
L’inaugurazione della mostra coincide con l’inizio delle celebrazioni dedicate alle commemorazioni delle due date simbolo delle distruzioni, ovvero il 15 febbraio 1944 e il 15 marzo 1944.
Le opere presentate appartengono all’ultimo ciclo sviluppato dopo oltre tre decenni di ricerche e sperimentazioni da parte di Alessio Schiavon, la cui poetica, mediante i registri dell’esperienza pittorica, ha sempre chiamato in causa una dimensione intima e spirituale, evocata dagli elementi del colore e del segno proposti quali sensazioni immaginarie. Il montaggio della pluralità di simboli naturali da egli utilizzati, genera una sorta di spiazzamento percettivo, quasi fosse una differente lettura dello stesso soggetto, in tempi, momenti e condizioni diverse, con fenomeni di contrasto o interazione, di retrovisione, di memoria e persistenza.
Mediante le opere in mostra l’artista rimanda al ricordo della dissennata distruzione di Cassino e della sua millenaria Abbazia, evocandone l’incendio, le braci e poi il “funereo canto”, in cui il colore pare negato nella pietrificata distruzione e nel lutto di un fondo grigio, nero portato in memoria dalle vedove. Ma contestualmente ecco intravedere nell’orizzonte funereo dei dipinti una traccia colorata a rappresentare la rinascita.
La mostra di Alessio Schiavon, curata da Roberto Capitanio si sviluppa in due parti. La prima si intitola "Il giardino obliato" ed è un’istallazione che comunica attraverso due/tre dipinti l’oblio e la distruzione causati dai bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale da parte degli alleati anglo-americani. Queste opere contemporanee diventano messaggere di vita, assumendo la valenza di un ritorno alle viscere dell'Abbazia in modo da trasmettere una luce trascendentale al pubblico che passando loro davanti faccia dialogare con il passato-presente sfiorando “la resurrezione della natura”.
Nel 1944 circa 250 aeroplani bombardarono e distrussero la magnifica Abbazia, ma il motto di Alessio Schiavon, così come quello di molti altri artisti, è "L'arte vince sempre". Così i ricordi del passato, rappresentati da migliaia di opere e di reperti conservati con amore in questa luogo sacro, tornano alla luce per denunciare la violenza e testimoniare la possibilità di leggere nella drammatica distruzione un senso di appartenenza universale al mondo dell'arte che, simboleggiando pace e bellezza, entra nelle nostre menti come ripudio della guerra e dell'odio tra i popoli.
Nel “giardino obliato”, appena accennati e quasi impercettibili alla vista del pubblico, si formano composizioni di frammenti di affreschi medievali, testine di santi e di angeli, colonne doriche, mani, braccia spezzate, mosaici bizantini, panneggi di santi, ma anche elmetti e bombe inesplose. Oltre i secoli dei secoli, questi brandelli di storia continuano il cammino dell'umanità e concretizzano i demoni del passato contro la presenza di angelica delicatezza nel delirio dell'umanità.
La seconda installazione, dal titolo “Rinascita” sarà allestita negli spazi del Palazzo della Cultura di Cassino, a rappresentare il cordone ombelicale, mai reciso, che lega il monastero con la città di Cassino. Anche in questo caso il pensiero va ai bombardamenti durati mesi e mesi e si concretizza con 20/30 opere appositamente realizzate dall’artista e in cui verrà riflesso il pensiero di rinascita dato dai colori e dal segno naturalistico, cifra stilistica dell'installazione.
La mostra sarà inaugurata il 10/02/2024 nel Palazzo della Cultura di Cassino, alla presenza del Sindaco dott. Enzo Salera, dell’Arciabate di Montecassino dom Luca Fallica e di tutte le autorità civili e militari del territorio. Essa sarà visitabile tutti i giorni fino al 21 marzo 2024.
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